Desiderando mettere in luce il lavoro pionieristico delle fotografe nel corso del XX secolo, Photo Elysée presenta una significativa retrospettiva dedicata a Martine Franck (1938-2012). Progettata dalla Fondazione Henri Cartier-Bresson, Parigi, e prodotta in collaborazione con Photo Elysée, questa mostra, unica nel suo genere, è composta da quasi 140 fotografie, alcune delle quali inedite, in gran parte selezionate dalla fotografa durante la sua vita.
Oltre a questa prospettiva senza precedenti di una fotografa sull'intero suo corpus di opere, questo progetto di esposizione e pubblicazione si basa su uno studio approfondito degli archivi di Martine Franck, consentendo di differenziarsi dalle retrospettive precedenti.
Figura essenziale dell'arte fotografica del XX secolo, membro dell'agenzia VU nel 1970, co-fondatrice dell'agenzia Viva nel 1972 e membro della cooperativa Magnum dal 1983, giornalista, reporter e ritrattista, Martine Franck si avvicina alla fotografia attraverso un approccio personale legato in gran parte ai suoi viaggi in Asia e in Europa. Quando decide di dedicarsi alla carriera di fotografa, sceglie un campo di attività che contava ancora poche donne. Tuttavia, riesce a trovare il suo posto concentrandosi su temi raramente affrontati dai suoi colleghi, come il mondo del lavoro, le donne, la vecchiaia, la solidarietà e l'umanitarismo. In oltre cinquant'anni, indipendentemente da qualsiasi movimento estetico, ha costruito così un corpo di lavoro personale principalmente dedicato alla condizione umana in tutto il mondo.
Programmando questa mostra, Photo Elysée offre al pubblico l'opportunità di riscoprire un'opera di rilievo che, al di là della diversità dei temi, getta uno sguardo intenso e unico sulla nostra epoca. Numerosi documenti d'archivio, alcuni inediti, arricchiranno l'esposizione progettata dalla Fondazione Henri Cartier-Bresson. Illustreranno, in vetrine dedicate, i stretti legami tra Martine Franck e Losanna, in particolare la sua mostra nel 1979 presso la galleria Portfolio diretta da Jean-Pierre e Marlène Vorlet, o le sue amicizie con Monique Jacot e Jean Genoud.