Questa mostra è un progetto evolutivo, che si protrarrà per più anni, proprio come le collezioni o i musei che si trasformano continuamente in base agli individui che li fanno vivere e ai contesti storici variabili. Per i prossimi cinque anni quindi, dieci temi, ognuno composto da dieci immagini, verranno contemporaneamente svelati al pubblico. Poiché la fragilità materiale delle fotografie richiede che queste non siano esposte troppo tempo, cinque temi verranno rinnovati ogni cinque mesi, finché non vengono mostrati tutti i sessanta soggetti. L’esposizione offre una visione particolare della fotografia, legata alla storia istituzionale specifica di Photo Elysée. Analizzare e selezionare le opere sono azioni soggettive, abbinate ad un desiderio di conoscenza e di comprensione del mondo. Questa esposizione presenta dunque un risultato possibile dell’esplorazione delle collezioni. È frutto di un lavoro di squadra, in particolare attraverso i testi redatti da collaboratori del museo che esercitano varie funzioni. Dimostra soprattutto una pratica fotografica diversificata, dinamica, che si presta a numerosi usi sociali, ed in particolare, artistici.
Nel corso della storia del medium, le tecnologie fotografiche e gli usi che ne sono derivati hanno, a più riprese, varcato senza sforzi e senza rottura le frontiere disciplinari delle arti, delle scienze, della politica e della società. Vista l’ampiezza delle collezioni, il progetto non ha l’ambizione di essere esauriente, né intende proporre una visione definitiva della storia della fotografia. È piuttosto uno strumento ludico che consente di esplorare le collezioni e di cartografare l’immensa diversità tematica che esse coprono.